Il fenomeno dell’early access su Steam ci ha permesso di riuscire a cimentarci con Baldur’s Gate, la tanto attesa versione online del GdR basata sul regolamento di D&D 5. Il terzo capitolo del gioco arriva a distanza di 20 anni dal primo Baldur’s Gate II: Shadows of Amn.
Anche se, a prima vista, rilasciare il gioco in una versione incompleta potrebbe sembrare una castrazione, in realtà ci siamo resi conto che è già possibile apprezzare la grande cura grafica, delle dinamiche di gioco, attenzione per i ritmi e le ambientazioni che potrebbero rendere il gioco un cult per tutti gli appassionati di D&D e non solo!
Grazie a questa modalità di pubblicazione, inoltre, che è diventata quasi la norma, gli sviluppatori (specie quelli più piccoli) riescono a sostenere meglio i costi di produzione e d’altro canto questa diventa anche un’opportunità per molti giocatori di entrare nelle fasi iniziali nel processo di crescita dei loro giochi preferiti. Al momento la versione pre-release del gioco creato dai Larian Studios è disponibile sia sul più popolare Steam che su GOG.com al prezzo di 59.99€ in versione DRM Free che non richiede né connessione né attivazione.
Senza indugiare oltre e andiamo a vedere perché Swen Vincke, il fondatore degli Studios, è arrivato ad affermare di “aver creato il migliore RPG mai creato”, quanto bolle in pentola per l’edizione definitiva e quanto si è riuscito ad avvicinare il videogioco all’esperienza del GdR da tavolo.
Storia, personaggi e ambientazione
Le vicende si svolgono in uno dei setting più amati dei GdR ovvero gli sconfinati Forgotten Realms di Greenwood in cui da DM potrai sbizzarrirti nel trovare un’infinità di razze differenti. Molta della storia è animata dal ritorno del pericolo dei pericolosi Mind Flayer i parassiti che sembrano aver colonizzato già i cervelli di tutti i partecipanti che quindi saranno sull’orlo di un precipizio potrebbe farli diventare parte di un’oscurità senza confini.
Le classi e le razze che sono disponibili nel gioco sono tutte le classiche di D&D del gioco da tavolo ed alla story line principale si intrecciano eventi di battaglia, furti ma anche relazioni passionali. Come c’era da aspettarsi, uno dei momenti fondanti del gioco è la possibilità di un’approfondita customizzazione del proprio personaggio che determinerà lo sviluppo della storia, la partecipazione agli eventi e infine come la storia individuale si inserisce all’interno di una squadra nella modalità multiplayer e dell’intero universo del mondo di Baldur’s gate. E già da qui si capisce come si celi in realtà un universo di possibilità già a partire dalle fasi inziali di gioco.
Tra le nove razze proposte su Baldur’s Gate 3 al momento possibile scelere tra umani, nani, halfling, elfi, mezzi-elfi. Ma la lista è destinata a crescere, stando a quanto promesso da Larian. E sono state diffuse infatti indiscrezioni di un possibile lancio nel prossimo futuro di gnomi e mezzi orchi.
Per quanto riguarda le classi al momento possono essere giocate Druido, Mago, Ladro, Chierico, Stregone, Ranger, Guerriero, Alchimista. La scelta anche in questo caso non è banale, perché nel tempo potrebbero esserci storie strettamente legate solo a una classe di personaggi, cosa che abbiamo imparato già dalla quinta versione di D&D.
Su cosa sono basate le regole di Baldur’s Gate 3?
A fare da guru a tutta la questione dei regolamenti e possibili sviluppi del gioco (come anche della story line) c’è l’occhio attento di Wizards of the Coast, l’ora partecipata di Hasbro, e depositaria simbolica degli ultimi cinquant’anni dello sviluppo di giochi basati sui GdR di D&D. L’approccio originale utilizzato dai Larian Studios che ci siamo trovati a riscontrare è quasi sempre quello del mostrare al giocatore come sviluppare il gioco più che nel raccontarlo. Questo passaggio ci siamo resi conto che è reso possibile soprattutto grazie a una enorme quantità di oggetti messi a disposizione per i giocatori. Nella versione in early access sembra proprio che ogni oggetto con cui arriviamo a interagire possa trasformarsi in un’arma o uno strumento di evoluzione del nostro personaggio.
In perfetta sintonia con lo sviluppo di una classica sessione di gioco di D&D, troviamo la necessità di far parte di un gruppo di eroi che partecipano alle avventure, ognuno di loro con passato, ambizioni e lati oscuri differenti. Non è un gioco che permette di avere successo andando avanti con le stesse mosse vincenti o creando personaggi del tutto equilibrati. Nel gruppo diventa quindi vitale esprimere personaggi con abilità e tratti diversi. In questo modo acquista anche tutto un nuovo valore la ricerca di compagni di avventure ed ha un senso il gioco in multiplayer con le operazioni condivise con il resto della squadra.
Quanto serve per far girare il gioco al massimo?
Contrariamente alla sempre crescente richiesta di risorse per i giochi online tanto immersivi, nel caso di Baldur’s Gate 3 non abbiamo trovato la richiesta di potenza computazionale eccessivamente esigente.
I requisiti per un minimo di fluidità sono:
- Spazio su disco (150 GB) La prima parte del gioco ne richiede “solo” 80
- RAM (8 GB)
- Processore: AMD FX 4350 e Intel i5 4690
- Scheda grafica AMD Radeon R9 / Nvidia GTX 780 (3GB)
Requisiti di sistema per la pre-release consigliate:
- Spazio su disco (150 GB) La prima parte del gioco ne richiede “solo” 80
- RAM (16 GB)
- Processore: AMD Ryzen 5/superiore e Intel i7/superiore
- Scheda grafica AMD RX 570 / Nvidia GTX 1060 (6 GB)